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Classificazione Acustica del Territorio Comunale Relazione Generale |
Comune di CASTELPLANIO Provincia di Ancona |
CAPITOLO 4 LA DOCUMENTAZIONE TECNICA 4.1 La relazione di valutazione di previsione di impatto acustico
Contenuti della relazione di previsione di impatto acustico Criteri generali La Relazione Previsionale di Impatto Acustico deve dimostrare come, la realizzazione dell’opera o il suo esercizio, non incrementi nell’ambiente esterno ed in quello abitativo il rumore residuo oltre i limiti stabiliti dalla normativa nazionale sia in termini di valori assoluti che differenziali. Devono essere considerati nella valutazione anche tutti gli effetti di incremento dei fenomeni sonori indotti dalla presenza dell’opera o dal suo esercizio (incremento del traffico, presenza di avventori, ecc..). Qualora le opere o il loro esercizio producano effetti anche nelle ore notturne dovrà essere valutata l’immissione e l’emissione anche nel periodo di riferimento notturno. Le previsioni di impatto acustico che mostreranno un potenziale superamento dei limiti differenziali di immissione o dei limiti assoluti di qualità, dovranno richiedere apposito NULLA OSTA e presentare all’Ufficio Competente del Comune, apposita Relazione di Valutazione di Impatto Acustico con misure presso la sorgente entro il termine che sarà stabilito nel provvedimento di concessione, abilitazione, licenza o autorizzazione di cui al comma 4 dell’art. 8 della legge n. 447/95.
Requisiti minimi obbligatori per tutti i progetti e le opere sottoposte a Previsione di Impatto acustico
A. Dati di progetto · Generalità del richiedente, tipologia di attività svolta e relativo codice, secondo la vigente classificazione delle attività economiche stabilita dall’ISTAT; · Descrizione generale della tipologia della nuova opera o attività; · Definizione su cartografia e su scala adeguata dei confini di proprietà dell’attività in progetto (inquadramento generale scala non inferiore a 1:2000). La cartografia presentata dovrà permettere di identificare i principali recettori, la destinazione d’uso delle aree attigue e le caratteristiche morfologiche del sito; · Classificazione acustica dell’area interessata al progetto e di quelle circostanti. · Indicazione dei valori limite di emissione, di immissione e di qualità, in tutte le zone potenzialmente esposte alla propagazione sonora del nuovo insediamento; · Descrizione del ciclo produttivo e/o tecnologico degli impianti, delle attrezzature e dei macchinari di cui è prevedibile l'utilizzo. In particolare se l’impianto rientra nell’ambito di applicazione del DM 11/12/96, deve essere esplicitamente dichiarato; · Nel caso in cui l’attività preveda l’utilizzo in ambiente esterno di impianti, apparecchiature, attrezzi e macchine di ogni genere, dovrà essere dimostrata, per ciascuno di essi la conformità a quanto previsto dalla Normativa dell’Unione Europea per le macchine destinate a funzionare all’aperto (Direttiva 14/CE/00); · Per ciascuno degli impianti o macchinari destinati a funzionare all’aperto e per quelli ubicati all’interno di strutture edilizie non dedicate esclusivamente all’attività oggetto dell’autorizzazione, devono essere indicati i dati di potenza acustica almeno per banda di ottava, in base alla certificazione già esistente, alla determinazione in opera, o al calcolo. Se la potenza acustica non è definibile, è necessaria almeno la conoscenza dei livelli di emissione in pressione sonora nelle diverse situazioni di contorno e di operatività di ogni singola sorgente, in base a rilievi eseguiti in situazioni analoghe o desunti da previsione con norme di buona tecnica. Qualora determinanti, è necessario riportare le caratteristiche di direzionalità di ogni singola sorgente in rapporto ai recettori; · Indicazione dei dati tecnologici dei corpi edilizi: pianta e profili quotati degli edifici e degli eventuali ostacoli alla propagazione acustica. Nel caso di sorgenti sonore ubicate all’interno di strutture edilizie, dovranno essere indicati i dati di isolamento acustico in facciata degli involucri edilizi (almeno in bande di ottava), tenendo conto delle eventuali aperture e discontinuità. Nei casi in cui nelle strutture edilizie siano presenti ambienti non appartenenti al soggetto richiedente, dovranno essere indicati i valori di isolamento al calpestio e del potere fonoisolante apparente di partizioni tra ambienti (in bande di ottava). I dati e le informazioni sulle caratteristiche acustiche dei manufatti che saranno impiegati nella nuova opera, con particolare riferimento a quelli delle strutture di confine, possono essere stimati partendo dai valori certificati dei manufatti utilizzati, o assunti in base a criteri di buon tecnica oppure utilizzando misure in opera di situazioni analoghe; · Individuazione di altre sorgenti di rumore insistenti sulla medesima area e descrizione delle caratteristiche di emissione. In particolare dovrà essere fornita indicazione in merito alla densità e alle caratteristiche del traffico veicolare in transito sulle strutture viarie esistenti; · Planimetria dell'area ove sarà insediata la nuova opera o attività, con particolare riferimento alla collocazione delle sorgenti, all’individuazione dei confini di proprietà e all’ubicazione dei recettori più esposti (inquadramento di dettaglio: scala non inferiore a 1:500). La planimetria dovrà garantire una chiara individuazione degli interventi e dovrà essere opportunamente corredata dalle indicazioni toponomastiche. Dovranno essere inoltre forniti gli stralci progettuali atti a consentire l'esame complessivo delle sorgenti acustiche.
B. Valutazione del clima acustico ante - operam · Tra i dati di progetto devono essere valutati i livelli di rumore esistenti in zona ante-operam. Le misure, da effettuarsi sul campo, devono essere eseguite, almeno nei punti ricettori esistenti ed in quelli di prevedibile insediamento in ragione delle vigenti pianificazioni urbanistiche, individuando le principali sorgenti già insediate che concorrono a determinare i livelli globali di immissione.
C. Previsione dell’impatto acustico post - operam · La previsione dell’impatto acustico post-operam è volta a quantificare i livelli di rumore ai confini di proprietà dell’attività od opera soggetta ad autorizzazione e presso i recettori maggiormente esposti. I punti in cui si effettua la previsione, definiti punti di controllo, devono essere riportati su una planimetria in scala opportuna in cui siano evidenziate anche le sorgenti di rumore e i principali recettori. · La previsione può essere effettuata con due differenti metodologie: utilizzo di software commerciali di calcolo o utilizzo di processi di calcolo basati su norme nazionali ed internazionali (UNI, ISO, etc ..). · Nel primo caso, la relazione deve contenere l’identificazione del software impiegato, il principio del calcolo e gli algoritmi utilizzati. Alla relazione deve essere allegata la puntuale elencazione e la sequenza di tutti i dati in ingresso utilizzati e deve essere data spiegazione delle scelte operate nel caso di opzioni che il programma propone. · Nel caso di processi di calcolo basati su norme nazionali ed internazionali, la relazione deve contenere l’esatta bibliografia dei riferimenti normativi utilizzati e deve motivare e giustificare le eventuali variazioni o approssimazioni introdotte nel calcolo. In ogni caso dovrà essere indicata l’accuratezza della stima dei valori dei livelli sonori ottenuti dal calcolo previsionale. · Se le sorgenti sonore sono collocate all’interno di edifici a prevalente destinazione d’uso residenziale, occorre utilizzare procedure di calcolo per valutare il rispetto dei limiti differenziali di immissione negli alloggi confinanti. In tal caso il processo di calcolo dovrebbe partire dall’analisi del livello sonoro nel locale emittente, per poi valutare la trasmissione per via aerea e per via strutturale. · In entrambi i predetti casi, la previsione d’impatto dovrà tener conto del clima acustico valutato ante-operam e degli eventuali incrementi dovuti al nuovo insediamento. Dovrà essere valutata la rumorosità delle aree destinate al parcheggio ed alle attività di carico/scarico delle merci, con particolare riferimento alle manovre dei veicoli pesanti.
D. Confronto con i limiti di riferimento · I valori di livello sonoro previsti dovranno essere analizzati, corretti se ricorrono i casi di cui agli allegati A e B del DM 16/03/98, rapportati al periodo di riferimento ove previsto, e confrontati relativamente alla classificazione acustica dell’area in esame e delle aree confinanti, con:
· Per quanto riguarda la valutazione del criterio differenziale, la stima del valore incrementale dovuta a sorgenti ubicate all’esterno dell’edificio ricettore può essere effettuata in facciata all’edificio maggiormente disturbato. · In caso di superamento di uno dei limiti di cui sopra, la relazione previsionale dovrà contenere l’indicazione delle misure previste per ridurre o eliminare le emissioni sonore causate dall’attività e dagli impianti. In tal caso l’autorizzazione sarà accompagnata da apposito nulla-osta da parte del Comune e da successiva verifica con misure dopo la realizzazione dell’opera (Relazione di Valutazione di Impatto Acustico) · E’ facoltà del Comune richiedere le integrazioni ritenute necessarie.
E. Casi particolari – Aree destinate al volo sportivo e da diporto · Per i progetti di aree destinate al volo sportivo e da diporto, devono essere forniti anche i seguenti dati: · l’indicazione della Circoscrizione e della Direzione Aeroportuale, della classificazione ICAO dell’infrastruttura; · le stime previsionali e le misurazioni devono essere condotte anche in riferimento al DM 31/10/97; · le stime previsionali, effettuate con software adeguati, devono essere condotte sui seguenti scenari: operazioni previste nel normale esercizio, operazioni previste per il giorno più trafficato (busy day), operazioni previste dopo 5 anni dell’entrata in esercizio e nelle condizioni di massimo sviluppo; · devono essere elencate le tipologie di velivoli impiegate nelle operazioni di volo dell’infrastruttura. · devono essere individuate su cartografia in scala opportuna le aree corrispondenti alle curve di isolivello 60, 65, 75 di LVA sulla base dei vari scenari proposti. · nelle aree destinate a residenza, interessate dalla ricaduta acustica dell’infrastruttura, deve essere valutato il rispetto dei valori limite di immissione ed emissione. · deve essere riportata l’elencazione delle norme legislative, regolamentari e tecniche utilizzate o assunte come riferimento per la redazione della documentazione. |
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