Piano Regolatore Generale

(IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.)

Norme Tecniche di Attuazione

Comune di

CUPRAMONTANA

Provincia di Ancona

TITOLO III  

ZONE TERRITORIALI OMOGENEE

Capo I - SUDDIVISIONE DEL SISTEMA DELL'INSEDIAMENTO

ART. 15 – ZONE, SOTTOZONE, AREE

Il territorio comunale è suddiviso in zone, sottozone ed aree. Per l’individuazione delle zone si sono seguiti i criteri stabiliti dal D.M.1444/1968; per l’articolazione do sottozone ed aree si sono applicati i criteri morfologici che hanno portato al riconoscimento delle parti di città e del territorio, ovvero criteri di opportunità conseguenti dalle normative nazionali  e regionali vigenti.

Per ciascuna parte in cui il territorio comunale viene suddiviso, sono fornite quattro categorie di norme, secondo il seguente ordine di esposizione:

1 --- disciplina degli strumenti d’intervento.

2 --- norme per le destinazioni d’uso previste o ammesse, eventualmente regolate con percentuali.

3 --- norme per le categorie d’intervento prescritte o ammesse.

4 --- norme edilizie: quantitative ( indici numerici e parametrici)

Le norme sono riferite a zone, sottozone e aree, secondo il grado decrescente di generalità: tutte le disposizioni riferite alle sottozone debbono intendersi come specificazione delle disposizioni più generali riferite alle zone e così pure le disposizioni riferite alle aree debbono intendersi, a loro volta, come ulteriore specificazione e determinazione delle norme riferite alle sottozone.

Tutte le aree individuate come aree di pericolosità idro-geomorfologica, non sono considerate zone urbanistiche ai sensi del D.M. 1444/1968, ma individuano i perimetri a cui si applicano le norme del Piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico approvato con D.C.R. n°116/2004 e sono consentiti solo gli interventi indicati agli articoli 7,9,12 delle N.T.A. del P.A.I. (approvato con D.C.R. n° 116/2004)

Le perimetrazioni e le conseguenti limitazioni d’uso si modificano o decadono in relazione a quanto previsto agli artt. 5 e 18 delle N.T.A. del P.A.I., senza che ciò costituisca variante al P.R.G.

Il P.R.G. individua le seguenti zone e sottozone omogenee: 

Zone A = Parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale;

Zone B = Parti del territorio totalmente o parzialmente edificate;

Zone C = Parti del territorio destinate a nuovi insediamenti a prevalente funzione residenziale;

Zone D = Parti del territorio destinate a nuovi insediamenti a prevalente funzione produttiva, industriale e commerciale;

Zone E = Parti del territorio destinate alla produzione agro-silvo-pastorale;

Zone F = Zone destinate ad attrezzature ed impianti con bacino di utenza esteso all’intero comune e/o a più comuni; zone destinate alle infrastrutture.

 

INDICE DELLE NORME

 

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