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Piano Regolatore Generale (IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.) Norme Tecniche di Attuazione |
Comune di CUPRAMONTANA Provincia di Ancona |
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TITOLO IIIZONE TERRITORIALI OMOGENEECapo II – ZONE TERRITORIALI OMOGENEE
ART. 27 – SOTTOZONE – C2 – NUOVI INSEDIAMENTI DI DEFINIZIONE DEI MARGINI EDIFICATI 1à DEFINIZIONI Aree di espansione marginali con destinazione d’uso prevalentemente residenziale.
2à DESTINAZIONI D’USO Ad eccezione dei comparti di cui diversamente specificato (C3), la SU destinata alla residenza non potrà essere inferiore al 70% della SUL complessiva dell’intero edificio. Questo rapporto percentuale dovrà essere tenuto presente come indicazione di massima per ogni intervento edilizio successivo alla realizzazione dei comparti, comprese eventuali variazioni per le destinazioni d’uso.
3à MODALITA’ DI INTERVENTO 1 – Tali zone sono di nuova espansione e sono assoggettate a Piano di lottizzazione esteso ad intero comparto urbanistico, così come perimetrato e numerato nelle tavole di zonizzazione in scala 1/2000. Questo piano dovrà individuare al suo interno delle superfici compatte dove individuare le attrezzature pubbliche nel rispetto degli standard urbanistici indicati dalla L. n° 1444/1968 e dalla L.R. n°34/1992 e urbanizzazioni primarie comuni. 2 – Il progetto del Piano di lottizzazione comprenderà l’intera area del comparto perimetrato, tuttavia possono essere individuati sub-comparti, in relazione ad eventuali necessità esecutive, e procedere ad una realizzazione per stralci per almeno il 50% dell’intera ST. Il primo stralcio esecutivo dovrà comunque comprendere anche la realizzazione di parte delle attrezzature pubbliche previste per l’intero comparto e delle primarie (fognature, acquedotto, illuminazione, etc.) necessarie all'agibilità delle unità abitative.
4à PRESCRIZIONI, INDICI E PARAMETRI EDILIZI ED URBANISTICI PER COMPARTI : C2-I, C2-III, C2-IV, C2-V, C2-IX
PER COMPARTI : C2-VI, C2-VIII
PER COMPARTI : C2-II, C2-VII
ZONE LIMITROFE ALLE AREE ARCHEOLOGICHE: per una distanza di 150 m dai limiti esterni dell’area con vincolo archeologico, qualunque intervento che modifichi lo stato del terreno deve essere preceduto da formale comunicazione alla Soprintendenza Archeologica.
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