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Piano Regolatore Generale (IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.) Norme Tecniche di Attuazione |
Comune di CUPRAMONTANA Provincia di Ancona |
TITOLO IIIZONE TERRITORIALI OMOGENEECapo II – ZONE TERRITORIALI OMOGENEEART. 34 – E5, E6 – EDIFICI DI INTERESSE STORICO, ARCHITETTONICO E DOCUMENTALE 1à DEFINIZIONI Il Piano, in adeguamento alle direttive del P.P.A.R. della Regione Marche, ed in riferimento al censimento dei fabbricati rurali di cui all’art.15 della L.R. n° 13/1990 individua le seguenti classi di edifici che rivestono interesse storico, architettonico e documentale: · Edifici, manufatti e case coloniche di particolare valore, storico e architettonico, anche per valenze ambientali del contesto; · Edifici, manufatti e case coloniche che hanno conservato le principali caratteristiche tipologiche ed architettoniche; · Edifici, manufatti e case coloniche di interesse documentale e/o ambientale; · Manufatti agricoli presenti nella tavoletta IGM 1892/95.
I manufatti censiti appartengono quindi alle seguenti categorie di intervento: - EDIFICI CENSITI DI INTERESSE STORICO, ARCHIETTONICO E DOCUMENTALE: E5.1 – Edificio Categoria A E5.2 – Edificio Categoria B E6 – Edificio religioso e/o monumentale di interesse storico - Categoria A - EDIFICI CENSITI DI INTERESSE DOCUMENTALE: E5.3 – Edificio Categoria C E5.4 – Edificio Categoria D
2à DESTINAZIONI D’USO Per gli edifici E5.3 e E5.4 sono previste le destinazioni d'uso consentite dalla L.R. 13/1990. Per gli edifici E6, E5.1 e E5.2 è prevista la riconferma delle destinazioni d’uso storiche.
3à PRESCRIZIONI GENERALI SISTEMAZIONI ESTERNE Le aree di pertinenza delle case coloniche sono soggette alle norme relative alle sistemazioni esterne e particolare attenzione deve essere posta per gli interventi che interessano le Categorie E.
ANNESSI AGRICOLI Per gli annessi agricoli compresi nell’area di pertinenza dell’edificio principale, sono ammessi gli interventi previsti per la casa agricola corrispondente, tranne nei casi in cui essi presentino caratteristiche sostanzialmente diverse, in particolare per gli annessi che abbiano particolari caratteristiche storico - documentali non sono ammessi interventi di demolizione. Per quelli che non rivestono particolare interesse storico - documentale possono essere consentiti interventi di demolizione e ricostruzione, anche con variazioni rispetto all’esistente, ma che conservino il volume e l’altezza massima esistenti. Nel caso di manufatti riferiti a case coloniche di CATEGORIA A, i suddetti interventi devono essere finalizzati al miglioramento dell’attuale assetto planovolumetrico, e possono essere consentiti previa approvazione di un progetto preliminare che illustri lo stato di fatto e prefiguri l’esito dell’intervento proposto. Nel caso di manufatti riferiti a case agricole di CATEGORIA B è consentito accorpare i volumi, integrandoli nell'edificio principale, nel rispetto dei parametri indicati nell'art. 4 della L.R. n° 13/1990. Nei casi di demolizione e ricostruzione di annessi esistenti e/o qualora si dimostri, previa presentazione di un progetto preliminare, che con la realizzazione degli stessi annessi a distanze inferiori a quelle previste nel presente articolo, si configuri un più organico rapporto con l'edificio principale, è consentito derogare a tali distanze, con un minimo di 10,00 m.
CASE COLONICHE NON CLASSIFICATE ED ALTRI EDIFICI ISOLATI A SERVIZIO DELLE ATTIVITA’ AGRICOLE Per le case coloniche non ricadenti nelle precedenti classi e per i diversi manufatti isolati a servizio dell’attività agricola, di cui all’art. 3 della L.R. n° 13/1990, sono ammessi gli interventi previsti dalla stessa Legge Regionale.
E5.1 – Edificio Categoria A E6 – Edificio religioso e/o monumentale di interesse storico - Categoria A Trattasi di edifici di particolare interesse architettonico e storico anche in considerazione delle relazioni con il paesaggio circostante. 1à MODALITA’ DI INTERVENTO Sono ammessi interventi di MO, MS, R, RC. Gli interventi devono essere volti essenzialmente alla conservazione dell’organismo edilizio e al ripristino delle eventuali parti alterate, nonché al miglioramento della funzionalità dello stesso in relazione a destinazioni d’uso compatibili con le caratteristiche architettoniche e tipologiche. Gli interventi ammessi sono specificati nella schede degli edifici censiti. 2à PRESCRIZIONI Per tali edifici è sempre previsto un ambito di tutela inedificabile con raggio di 50 m o la definizione della specifica unità di paesaggio. E5.2 – Edificio Categoria B Edifici con destinazione agricola e/o residenziale di maggior valore storico, architettonico, anche in considerazione delle relazioni con il paesaggio e con la vegetazione circostante. 1à MODALITA’ DI INTERVENTO Sono ammessi interventi di MO, MS, R, RC, RE. Gli interventi devono essere volti alla conservazione dell’organismo edilizio, in particolare delle sue parti originarie, nonché al miglioramento complessivo della qualità architettonica e della funzionalità dello stesso, anche attraverso il ripristino di un organico assetto planovolumetrico ed il riordino delle facciate. Gli interventi sono specificati nella schede di censimento degli edifici. 1à PRESCRIZIONI Dovranno permanere inalterate le dimensioni delle finestre, porte, i caratteri ornamentali presenti. Tra gli interventi di risanamento conservativo viene ammessa la deroga per l’utilizzazione degli spazi ubicati al piano terra, destinati originariamente a cantina e stalla, con usi compatibili all’abitazione sovrastante. È ammessa la variazione della posizione della scala interna di collegamento fra i livelli. Non è ammessa la variazione di quota dei solai e della copertura. Le eventuali nuove costruzioni rurali ad uso abitativo dovranno essere posizionate oltre il raggio di rispetto a Tutela Integrale A2 di 50 m, mentre per i nuovi annessi la distanza potrà risultare non inferiore a 30 m dal fabbricato rilevato. EDIFICI CENSITI DI INTERESSE DOCUMENTALE: E5.3 – Edificio Categoria C E5.4 – Edificio Categoria D Edifici con destinazione agricola e/o residenziale di interesse più documentale che storico sui quali sono stati, nel tempo, eseguiti degli interventi inerenti non del tutto adeguati alle caratteristiche dell’edificio stesso. 1à MODALITA’ DI INTERVENTO Sono ammessi interventi di MO, MS, R, RC, RE, D. Gli interventi devono essere volti ad ottenere anche una trasformazione dell’organismo edilizio che rappresenti un miglioramento sia statico, sia degli standard abitativi, ma che conservi o accresca la sua congruenza con una architettura consona alla zona agricola, sia per tipo, sia per elementi costruttivi e finiture. Gli interventi sono specificati nella schede di censimento degli edifici; nel caso di demolizione può essere autorizzata la ricostruzione di edificio con caratteristiche morfologico-formali diverse, a parità di volume e SUL demolita, e purché con tetti a due falde. Nel rispetto della norma Lunardi per l' edificio individuato con il N. 235 e censito in categoria C , edificato in prossimità della S.P. n.9, in caso di demolizione e ricostruzione, la distanza può essere aumentata fino a m 10,00 dalla stessa. 2à PRESCRIZIONI E’ ammesso l’eventuale riordino delle aperture esterne. Tra gli interventi di risanamento conservativo viene ammessa la deroga per l’utilizzazione degli spazi ubicati al piano terra, destinati originariamente a cantina e stalla, con usi compatibili all’abitazione sovrastante. Le eventuali nuove costruzioni rurali ad uso abitativo dovranno essere posizionate oltre il raggio di rispetto a Tutela Integrale A2 di 30 m, mentre per i nuovi annessi la distanza potrà risultare non inferiore a 20 m dal fabbricato rilevato.
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