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Piano Regolatore Generale (IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.) Norme Tecniche di Attuazione |
Comune di CUPRAMONTANA Provincia di Ancona |
TITOLO IIIZONE TERRITORIALI OMOGENEECapo III – ZONE A VINCOLO SPECIALEART. 45– EDIFICI DA TUTELARE Il P.R.G. individua nella tavola P3 gli elementi rilevanti del patrimonio storico-culturale secondo il P.P.A.R. e sono sottoposti a tutela i seguenti edifici: · Villa Ghisleri · Zoccolanti a Romita · San Salvatore a Poggio Cupro · Badia del Beato Angelo · La Romita · Eremo delle Grotte · Fornace per laterizi Per quanto riguarda la Fornace per laterizi, sono consentite abitazioni ed i parametri urbanistici di cui al piano di recupero approvato con D.C. Del 29/06/2006. La categoria di intervento prevista per tali edifici, per i quali sono previste tutte le destinazioni d’uso compatibili con tali strutture, è il restauro conservativo che si attua mediante: · Il restauro degli aspetti architettonici ed il ripristino delle parti alterate, e cioè: 1. Il restauro ed il ripristino dei fronti esterni ed interni; il restauro o il ripristino degli ambienti interni. In assenza di elementi di cultura materiale o figurativa di documentata rilevanza è consentita la ridistribuzione interna. 2. La conservazione ed il ripristino dell’impianto distributivo-organizzativo originale, con soluzioni atte a consentire gli adeguamenti o la eventuale realizzazione degli impianti igienico-sanitari e tecnologici nonché degli ambienti accessori. 3. La conservazione ed il ripristino degli spazi liberi (corti, slarghi, piazzali, orti, giardini, chiostri, etc.). · Il consolidamento degli elementi strutturali esistenti, e cioè: o delle murature portanti sia interne che esterne; o dei solai e delle volte; o delle scale; o del tetto con ripristino del manto di copertura; o è consentita la sostituzione degli elementi strutturali di cui sia accertata la non recuperabilità sempre che non ne vengano modificate la posizione e la quota. Eventuali soluzioni particolari comunque progettate nel rispetto della lettura tipologica del manufatto saranno valutate dalla commissione competente. · L’eliminazione delle superfetazioni definite come parti dell’edificio incongrue all’impianto originario e agli ampliamenti organici con esso.
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