Piano Regolatore Generale

(IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.)

Norme Tecniche di Attuazione

Comune di

CUPRAMONTANA

Provincia di Ancona

 TITOLO IV 

TUTELA PAESISTICO-AMBIENTALE

(L.n°208/2004, Dlgs n° 152/2006, L.R.n° 7/2004 e successive modificazioni)

Capo II – CATEGORIE DELLA STRUTTURA GEOMORFOLOGICA

ART. 54 - NORME PER LA TUTELA DEGLI ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PAESAGGIO

Il P.R.G., in adeguamento alle disposizioni del P.P.A.R., al fine di tutelare e valorizzare gli elementi costitutivi del paesaggio:  

§  stabilisce norme, di indirizzo e/o prescrittive, per la loro conservazione e per la loro appropriata utilizzazione;

§  individua ambiti di tutela e articola i livelli di tutela per la salvaguardia e per il recupero dell'equilibrio formale e funzionale dei luoghi circostanti gli elementi stessi. 

CATEGORIE DELLA STRUTTURA GEOMORFOLOGICA 

Crinali 

Trattasi di elementi complessi la cui rilevanza paesistico - ambientale nasce dalle relazioni tra gli elementi geomorfologici stessi e la presenza di elementi del patrimonio botanico - vegetazionale e/o di quello storico - culturale.

Nello Spazio Urbano, oggetto della presente Variante, i crinali presenti sono completamente interessati dall'edificazione.

Per i crinali esterni al perimetro dello Spazio Urbano valgono le prescrizioni di base permanenti di cui all'art.30 delle N.T.A. del P.P.A.R. e, qualora più restrittive, le disposizioni del vigente P.R.G.. 

L’ambito di tutela è definito come segue per la fascia pedappenninica: 

§  Crinali di classe 1 à 10 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

§  Crinali di classe 2 à 7 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

Crinali di classe 3 à 3 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

L’ambito di tutela è definito come segue per la fascia subappenninica: 

§  Crinali di classe 1 à 7 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

§  Crinali di classe 2 à 5 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

§  Crinali di classe 3 à 2 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale 

All’interno degli ambiti così definiti, si applica la tutela integrale come segue:

§  è vietata qualunque nuova edificazione, anche di carattere agricolo.

§  Recupero del patrimonio edilizio esistente mediante MO, MS, R, RC, RE senza aumento di volumetria con le seguenti prescrizioni: 

o    Altezza massima di 7,50m;

o    Ricomposizione volumetrica delle superfetazioni con la possibilità di conglobare in un disegno unitario con l’edificio esistente. 

§  Sono vietate le attività estrattive, le discariche, i depositi e stoccaggi di ogni tipo;

§  Sono ammessi gli interventi di ripristino ambientale, in particolare quelli relativi al nuovo impianto di vegetazione, nonché la normale coltivazione agricola;

§  Nella richiesta di autorizzazione o concessione per interventi su tali ambiti di tutela devono essere allegate due sezioni trasversali del crinale in prossimità dell’intervento medesimo, in scala adeguata, a dimostrazione che le opere non ricadano all’interno degli ambiti di tutela previsti 

 

Versanti 

La salvaguardia dei versanti aventi una pendenza superiore al 30% e/o instabili, viene esercitata con l'individuazione di ambiti e di livelli di tutela indicati nella tavola P3.

 

Corsi d'acqua 

I corsi d'acqua sono rappresentati dal reticolo idrografico dei bacini imbriferi, composto da fiumi, torrenti, sorgenti e foci, laghi artificiali, esclusi lagoni d'accumolo a servizio delle aziende agricole, i fossi intubati, i laghi di cava, nonché i canali artificiali. 

L’ambito di tutela è definito come segue per la fascia pedappenninica: 

§  Crinali di classe 1 à 50 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

§  Crinali di classe 2 à 30 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

Crinali di classe 3 à 20 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

L’ambito di tutela è definito come segue per la fascia subappenninica: 

§  Crinali di classe 1 à 100 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

§  Crinali di classe 2 à 50 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

§  Crinali di classe 3 à 35 ml  di dislivello per lato dalla linea sommitale di crinale

Prescrizioni di base :

  all'interno degli ambiti sono vietate le opere di mobilità e gli impianti tecnologici fuori terra per le opere attinenti al regime idraulico, le derivazioni e le captazioni d'acqua, il trattamento delle acque reflue nonché le opere necessarie all'attraversamento sia viarie che impiantistiche.

   Non sono ammessi i movimenti di terra che alterino in modo sostanziale e/o stabilmente il profilo del terreno salvo che per le opere relative ai progetti di recupero ambientale. Sono fatti salvi i lagoni di accumulo ai fini irrigui realizzati all'interno degli ambiti di tutela dei corsi d'acqua di 2a e 3a classe

  nella fascia contigua di mt 10 a partire dalle sponde o dal piede esterno dell'argine è vietata l'aratura di profondità superiore a cm 50.

  

INDICE DELLE NORME

 

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