Piano Regolatore Generale

(IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.)

Norme Tecniche di Attuazione

Comune di

POGGIO SAN MARCELLO

Provincia di Ancona

Allegato alle NTA

Tutela e sviluppo del verde urbano

Per qualsiasi tipo di intervento edilizio, sia pubblico che privato, nel quale si renda inevitabile la manomissione delle alberature, va richiesta, all’autorità comunale, l’autorizzazione preventiva ad intervenire sul patrimonio del verde

a.    nei lotti privi di idonee alberature dovranno essere poste a dimora, all’atto della costruzione, nuove alberature di alto fusto, nella misura minima di una pianta ogni 150 mq. di superficie di lotto non coperta, oltre a specie arbustive nella misura minima di  due gruppi ( almeno tre individui associati per gruppo) ogni 150 mq. di superficie non coperta di lotto. Le specie da insediare vanno reperite tra quelle contenute negli elenchi compresi nel successivo paragrafo e dovranno esserer almeno al 70% latifoglie autoctone. Nei progetti relativi ad interventi di sistemazione esterna, le alberature esistenti dovranno essere rilevate e indicate sulla planimetria dello stato attuale.

b.     Nel caso di abbattimento di alberi ad alto fusto, consentito solo in caso di pubblica utilità od interesse pubblico, o per altra motivata giustificazione è d’obbligo il reimpianto compensativo, come previsto dalle norme in vigore.

c.    E’ fatto obbligo a titolo compensativo, di impiantare un pari numero di individui di dimensioni paragonabili, se consentito dalle tecniche disponibili, e dalla stessa specie, se autoctona e adatta alle condizioni pedoclimatiche locali. In caso di imposibilità è fatto obbligo, in via subordinata e pevia relazionem giustificativa, fornita da un tecnico competente, impiantare un numero doppio di individui arborei del diametro almeno cm 15 scelti tra le specie appartenenti all’elenco TUT/1, compreso compeso nell’elenco delle specie vegetali, purchè adatti alle condizioni pedoclimatiche della sede di impianto, in quest’ultimo caso è possibile eseguire la compensazione su area o lotto diverso da quello interessato dall’abbattimento, previa in dilazione fornita dall’Ufficio Tecnico Comunale.

d.   Nei casi di reimpianto a titolo compensativo, l’obbligo assunto contempla l’impegno alle cure colturali, alla conservazione delle piante, all’esecuzione degli eventuali risarcimenti delle fallanze, alla garanzia dell’attecchimento per almeno due stagioni vegetative.

e.    La distanza minima dalla luce netta di qualsiasi scavo dal filo del tronco non può essere inferiore a ml. 2,50 per le piante di prima e seconda grandezza e ml. 1,50 per gli alberi di terza grandezza e per gli arbusti. In casi di comprovata necessità e su istanza scritta del richiedente, idirizzata all’organismo comunale competente, è previsto il rilascio di deroghe in difformità alle distanze indicate, con riserva di imporre l’adozione di tecniche ed attenzioni particolari per evitare danni all’apparato radicale come ad esempio: scavi a mano, rispetto alle radici ortanti, in prossimità delle piante impiego di attrezzature idonee ( spigitubo, ecc.) ed esecuzione di perforazioni anziché scavo in trincea. Ove non fosse  comunque possibile evitare di rimuovere radici, e comunque previo assenso dell’organismo comunale competente, l’asportazione deve obbligatoriamente essere eseguita mediante taglio netto e seguita tempestivamente dalla disinfezione delle superfici di taglio con adatti anticrittogamici.

f.     E’ fatto obbligo ai proprietari di giardini ed aree provate di qualunque natura e dimensione, ivi comprese le aree di risulta, di garantire i livelli minimi di decoro, igiene e sicurezza mediante l’esecuzione di opportune ed adeguate operazioni di manutenzione e restauro del verde. Nei casi di accertata incuria da parte della proprietà, il Comune, se obligato ad intervenire in ordine ad esigenze pubbliche o su suolo pubblico, potrà rivalersi addebitando la spesa alla proprietà interessata.

 

 

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