Piano Regolatore Generale

(IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.)

Norme Tecniche di Attuazione

Comune di

STAFFOLO

Provincia di Ancona

 

TITOLO II – PREVISIONI DEL PIANO

Capo 2 - Zone agricole e tutela degli elementi del patrimonio geologico, geomorfologico e idrogeologico, botanico - vegetazionale e storico - culturale

ART. 41 – INDIVIDUAZIONE E CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI E MANUFATTI EXTRAURBANI

41.01    Il Piano, in adeguamento alle disposizioni del Ppar, individua e classifica gli edifici e manufatti extraurbani, stabilisce i relativi interventi ammessi, gli ambiti di tutela e le eventuali specifiche procedure abilitative.

 

41.02    Nella tavola P1 Zonizzazione / Parte extraurbana, nonché nell’elenco allegato alle presenti Nta, sono individuati le seguenti categorie di edifici di interesse storico, architettonico e documentale:

·       chiese, complessi religiosi ed altri edifici;

·       edicole, fonti ed altri manufatti;

·       case coloniche, presenti nella tavolette IGM 1892/1894, che hanno conservato le principali caratteristiche tipologiche ed architettoniche.

 

41.03    Per le chiese, i complessi religiosi ed altri edifici di interesse storico, architettonico e documentale il Piano:

-        ammette i soli interventi di: manutenzione ordinaria (Mo), manutenzione straordinaria (Ms), restauro (R) e risanamento conservativo (Rc);

-        prevede, se non diversamente perimetrato e con l’esclusione di quelli ricadenti nella parte urbana e nelle zone non agricole della parte extraurbana, un ambito inedificabile con raggio di 50,00 m;

-        ammette le destinazioni d’uso coerenti con le loro specifiche caratteristiche tipologiche ed architettoniche.

 

41.04    Per i manufatti di interesse storico e documentale il Piano:

-        ammette i soli interventi rivolti alla loro conservazione e valorizzazione;

-        prevede, se non diversamente perimetrato e con l’esclusione di quelli ricadenti nella parte urbana e nelle zone non agricole della parte extraurbana, un ambito inedificabile di 10,00 m per le edicole e 50,00 m per le fonti;

 

41.05    Le case coloniche sono classificate in tre classi, per ciascuna delle quali il Piano indica, nel successivo art.42 Disposizioni per gli interventi nel patrimonio edilizio rurale, gli interventi ammessi ed i relativi ambiti di tutela.

 

41.06    Tale classificazione è conforme a quella operata dal Censimento degli edifici extraurbani, di cui al Piano regolatore generale approvato con delibera del Presidente della Provincia di Ancona n.17 del 11/03/1999.

 

41.07    Modifiche a specifiche prescrizioni, contenute nelle schede di rilevamento del suddetto Censimento degli edifici extraurbani, che non incidono sulla classificazione degli edifici e manufatti non agricoli e delle case coloniche, non costituiscono variante al Piano e sono approvate, previo parere della Commissione edilizia integrata ai sensi dell’art.4 della L.R. n.24/1984, con delibera del Consiglio comunale.

 

41.08    Una diversa classificazione degli edifici e manufatti non agricoli e delle case coloniche, di interesse storico, architettonico e documentale, individuati nella tavola Dp2 Ambiti definitivi di tutela / Categorie del patrimonio storico-culturale, comporta l’approvazione di una variante al Piano, con la procedura di cui agli artt.26 e 27 della L.R. n.34/1992.

 

41.09    Una diversa classificazione delle case coloniche di classe B, individuate nella tavola P1 Zonizzazione / Parte extraurbana, rientrando nelle condizioni espresse dall’art.15, comma 5, della L.R. n.34/1992, è approvata in via definitiva dal Consiglio comunale con la procedura di cui all’art.30 della stessa legge.

 

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