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Piano Regolatore Generale (IN ADEGUAMENTO AL P.P.A.R.) Norme Tecniche di Attuazione |
Comune di MONTECAROTTO Provincia di Ancona |
TITOLO IIIDISCIPLINA DEL TERRITORIO ZONE E SOTTOZONEART. 46 EDIFICATO ESISTENTE IN TERRITORIO RURALE Gli insediamenti in territorio rurale a seguito del censimento previsto dall’art.n.15 L.R.13/90 e dall’art.n.16 delle NTA del P.P.A.R. e successive verifiche effettuate (Commissione Edilizia Integrata) viene suddiviso in:
• Classe A - Edifici di interesse architettonico e rilevanza storica • Classe B - Edifici con componenti architettoniche di riferimento all’edificazione rurale storica • Classe C - Edifici senza valore architettonico e/o di recente realizzazione • Manufatti ed impianti a servizio dell’attività agricola Tutti gli interventi previsti nelle Classi A e B devono essere sottoposti al parere degli Enti preposti i quali devono valutare l’intervento proposto utilizzando le schede di censimento degli edifici rurali fornite dall’Amministrazione Comunale.
• CLASSE A Interventi ammessi: MO,MS,RC Sono compresi in questo elenco tutti i manufatti che hanno rilevanza storica, compresi anche edifici che hanno una destinazione diversa dalla residenza, essi vengono contraddistinti nella tavola 3p di P.R.G. con una stella. Gli interventi previsti sono esclusivamente rivolti al recupero e valorizzazione del manufatto con la possibilità di procedere al cambio di destinazione d’uso. Gli annessi possono essere recuperati anche attraverso una riconfigurazione volumetrica, nel rispetto delle caratteristiche costruttive del manufatto principale e secondo le modalità dettate dall’art. 45 delle NTA., l’altezza non deve essere superiore a quella preesistente. L’intervento di Restauro Conservativo può comprendere il consolidamento, il ripristino ed il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, l’eliminazione degli elementi estranei all’organismo edilizio. Per consolidamento, ripristino e rinnovo si può intendere la demolizione con ricostruzione di parti limitate di strutture portanti verticali e la ricostruzione delle porzioni crollate le quali siano adeguatamente documentabili e che ridefiniscano l’originaria sagoma dell’edificio. Gli spazi di pertinenza debbono mantenere le caratteristiche originarie, e comunque rispettare le prescrizioni dettate dall’art.45 paragrafo “e” delle NTA. Nei casi specifici in cui gli annessi siano segnalati come manufatti storici, debbono essere rispettate le prescrizioni che valgono per l’edificio principale. Le nuove edificazioni debbono mantenersi ad una distanza dal fabbricato storico di almeno ml.50,00 al fine di non arrecare pregiudizio paesistico-ambientale. E’ prevista la deroga alle altezze interpiano ed alle aperture finestrate rispetto alle prescrizioni in materia igienico-sanitaria. Per gli edifici e annessi che non vengono utilizzati per la conduzione del fondo è ammesso il cambio di destinazione d’uso. Destinazioni d’uso: residenze temporanee e permanenti, attrezzature ricettive.
• CLASSE B Interventi ammessi: MO, MS, RC, RE. Per gli interventi di MO, MS, RC, valgono le prescrizioni dell’art. 45 delle N.T.A. Per gli interventi di RE è possibile intervenire in termini generali nel rispetto delle caratteristiche tipologiche e formali dell’edificio al fine del raggiungimento di modelli abitativi più rispondenti al vissuto attuale. I prospetti possono essere riconfigurati nel rispetto delle preesistenze e secondo le caratteristiche consolidate dell’architettura rurale. E’ prevista la deroga alle altezze interpiano ed alle aperture finestrate rispetto alle prescrizioni in materia igienico-sanitaria. E’ possibile l’eliminazione dei corpi aggiuntivi morfologicamente difformi dall’originale e la ricomposizione degli stessi secondo gli schemi allegati. Gli annessi debbono, sotto il profilo formale, rispettare le stesse prescrizioni valide per l’edificio principale, devono comunque essere oggetto di una ricomposizione architettonica e/o demoliti e ricostruiti in sito o in altro sito purchè non a diretto contatto con l’edificio. L’altezza massima degli annessi non deve essere superiore a ml.3.50. Le nuove edificazioni debbono rispettare la distanza di ml.10,00 dall’edificio originario. Le aree di pertinenza sono soggette alle prescrizioni dell’art. 45 paragrafo “e”. Destinazioni d’uso: residenze temporanee e permanenti, attrezzature ricettive.
• CLASSE C Interventi ammessi : MO, MS, RC, RE, AP. Valgono le norme generali previste per gli edifici di classe B, sono ammessi inoltre ampliamenti e ricostruzioni previa demolizione in conformità a quanto disposto dalla L.R.n.13/90. Restano ferme le disposizioni dell’art.45 delle NTA. Destinazioni d’uso: residenze temporanee e permanenti.
Manufatti ed impianti a servizio dell’attività agricola Interventi ammessi: MO, MS, RC, RE, AP, DR. Gli interventi devono rispettare le prescrizioni dell’art.43, 44, 45 delle NTA e della L.R.n.13/90.
In caso di edifici sottoposti a vincolo di destinazione o simili preesistenti all’entrata in vigore della L.R. 13/90 gli stessi possono essere rivalutati alla luce della vigente normativa. Le aree agricole sottoposte a vincoli di in edificabilità preesistenti all’entrata in vigore della L.R.13/90gli stessi possono essere riconsiderati alla luce della normativa vigente. |
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